SEGUENDO LE TRACCE DELL'EPO Torna alla Home Page

Discutere del problema numero uno del doping sportivo negli ultimi anni e cioè discutere dell'eritropoietina esogena (abusata nello sport di resistenza e non solo) vuol dire affrontare le indubbie difficoltà per arrivare ad metodo di identificazione. L'operazione, in pista di decollo da anni, ha subito nelle ultime stagioni un'accelerazione, dovuta anche agli scandali che hanno colpito lo sport. Si tratta di un'operazione non facile, considerando la grande confusione (voluta o meno) che c'è sull'argomento e le poche ricerche scientificamente affidabili esistenti. Ma cui SportPro vuol dare un suo contributo illustrando qui di seguito l' "abstract", il sunto, di una ricerca fatta da scienziati canadesi e francesi qualche anno addietro e che rappresenta ancora un'ottima base per capire quali siano le modificazioni indotte nel sangue dall'uso esterno di questo ormone, dunque ritrovare le tracce dell'assunzione esogena. Intanto un dato: non è vero che l'epo esogena non è rintracciabile nel sangue e nelle urine. Lo è, ma ha una presenza così breve nel fisico umano che i test debbono essere fatti a ridosso dell'assunzione stessa. Test che - se realizzati a sorpresa - possono comunque avere un'azione deterrente. In ogni caso, andando a ritroso, a partire dai momenti clou del calendario agonistico di ciascuna disciplina, non è difficile stabilire i tempi della probabile assunzione e regolare di conseguenza i controlli a sorpresa, conoscendo i meccanismi fisiologici che regolano il processo dell'assunzione esogena. E proprio questi meccanismi la ricerca franco-canadese intende approfondire e approfondisce. Individuando interessanti indicazioni, che possono essere la base per ulteriori contributi e discussioni.

Lo spunto viene da un articolo apparso qualche anno fa sul British Journal of Clinical Pharmacology ad opera di ricercatori francesi e canadesi. Che citiamo qui di seguito: 

Souillard, Aaudran, Bressolle, Gareau, Duvallet,Chanal.
Pharmacokinetics and pharmacodynamics of recombinant human erythropoietin in athletes. Blood sampling and doping control.
British Journal of Clinical Pharmacology 1996;42:355-364.

Ed ecco una sintesi dell’esperimento condotto, i risultati ottenuti; l’interpretazione e la discussione degli stessi.

L’eritropoietina (EPO) è un ormone glicoproteico prodotto dall’organismo che regola la produzione dei globuli rossi: L’eritropoietina umana ricombinante (rHuEPO) è l’ormone farmacologico prodotto con una particolare sintesi ed è, dal punto di vista funzionale, praticamente equivalente all’EPO umana. L'EPO ricombinante esogena è uno dei farmaci più usati impropriamente (a fine non terapeutico) nello sport. L'attuale ricerca scientifica si orienta verso l'individuazione  e la realizzazione di un sistema che possa permettere di distinguere nell’organismo l’EPO naturale da quella di sintesi. Ma, per il momento, malgrado alcuni esperimenti molto confortanti, non è ancora disponibile un metodo scientificamente sicuro per differenziare nei fluidi biologici umani queste due sostanze.
Lo scopo degli autori del lavoro era quello di evidenziare se le determinazioni plasmatica e urinaria dell’EPO potessero essere utilizzate come markers per evidenziare l’abuso di questa sostanza nelle competizioni sportive. In altre parole, se l'assunzione di EPO esogena potesse essere individuata attraverso l'esame delle urine e nel sangue. Sono stati selezionati 30 atleti e a 10 di questi è stato somministrato placebo (gruppo di controllo); ai 20 rimanenti è stata somministrata EPO in quantità pari a 200 u kg-1 per via sottocutanea. Gli atleti sono stati seguiti per 24 giorni ed il farmaco è stato somministrato nei giorni 0, 2,4,7 e 10.

Nella tabella che segue sono state riportate le caratteristiche degli atleti selezionati per la ricerca

Tabella 1

 

Controlli

Trattati

Numero di soggetti

10

20

Età (anni)

21.1

21.8

Altezza (cm)

176.6

174.3

Peso (Kg)

70.2

72.5

Massa grassa (%)

10.6

12.0

Battiti cardiaci (Num. Min-1)

61.5

60.8

Training (h settim.-1)

12.8

14.5

Nella tabella sono riportati i valori medi. E’ stata omessa per praticità la deviazione standard

Nella seconda tabella vengono riportati i valori medi relativi ai parametri biochimici dei due gruppi prima della somministrazione di rHu-EPO

Tabella 2

 

Controlli

Trattati

Reticolociti (%)

1.08

1.36

Globuli rossi (Milioni ml-1)

5.03

5.03

Emoglobina (g dl-1)

15.3

15.2

Ematocrito (%)

42.9

42.9

Volume corp. Medio (ft)

85.8

85.3

MCH (pg)

30.5

30.2

MCHC (g dl-1)

35.6

35.5

Globuli bianchi (ml –1)

7180

6760

Piastrine (ml-1)

230.000

230.000

Trasferrina (mg dl-1)

287

301

Ferritina (mg l-1)

63.9

48.2

Acido Folico (nmol l-1)

13.4

15.9

Vitamina B12 (pmol l-1)

214

317

Nella tabella sono riportati i valori medi. E’ stata omessa per praticità la deviazione standard.

Ora vediamo come la concentrazione plasmatica ed urinaria dell’EPO si modifichino dopo la somministrazione di rHu-EPO.

Tabella 3

Giorno

EPO plasmatica (mU ml-1)

EPO urinaria (mU ml-1)

 

Controlli

Trattati

Controlli

Trattati

0 (somm. 200 U kg-1)

8.41

10.7

1.37

1.23

2 (somm. 200 U kg-1)

10.0

42.9

1.46

2.00

4 (somm. 200 U kg-1)

8.94

43.7

1.38

2.53

7 (somm. 200 U kg-1)

7.44

33.8

1.29

1.78

10 (somm. 200 U kg-1)

9.37

29.6

1.45

1.77

14

8.82

21.7

1.38

1.17

17

9.67

12.4

1.39

1.26

21

10.0

7.32

1.49

1.21

24

8.37

8.66

1.23

1.24

Le variazioni vengono meglio evidenziate nel grafico che segue:

Grafico 1
EPO plasmatica

Il grafico successivo mostra l’andamento dell’escrezione urinaria di eritropoietina:

Grafico 2
EPO urinaria

Da tali andamenti appare evidente che l’uso dopanti non può essere utilizzato routinariamente in quanto già dopo 4 giorni dall’ultima somministrazione non si è in grado di approdare ad un dato statisticamente significativo.

Vediamo allora quali siano state le variazioni dei parametri biochimici più interessanti derivanti dalla somministrazione di rHu-EPO; i dati sono riportati nella successiva tabella.

Tabella 4

Giorno

Reticolociti

Globuli rossi

Emoglobina

Ematocrito

 

Controlli

Trattati

Controlli

Trattati

Controlli

Trattati

Controlli

Trattati

0 (somm. 200 U kg-1)

1.06

1.33

5.09

5.04

15.2

15.2

42.9

42.9

2 (somm. 200 U kg-1)

2.13

2.10

4.96

5.10

15.1

15.1

42.7

43.6

4 (somm. 200 U kg-1)

1.56

4.13

4.93

5.10

15.1

15.0

42.3

43.4

7 (somm. 200 U kg-1)

1.25

4.67

4.96

5.17

14.9

15.4

42.4

44.1

10 (somm. 200 U kg-1)

1.10

3.87

4.94

5.18

15.0

15.5

42.4

43.9

14

2.08

4.37

5.00

5.40

14.8

15.7

43.8

46.7

17

0.95

1.53

4.95

5.23

15.0

15.9

42.3

45.1

21

1.42

1.12

4.99

5.37

15.2

15.9

43.7

46.1

24

1.74

0.88

4.92

5.34

14.8

15.7

43.2

45.9

Passiamo ora alla rappresentazione grafica per meglio evidenziare l’andamento nel tempo dei vari parametri biochimici.

Grafico 3
Reticolociti

Grafico 4
Globuli rossi

Grafico 5
Emoglobina

Grafico 6
Ematocrito

Alla luce dei dati riportati vediamo ora quando si verificano dei cambiamenti significativi dei parametri biochimici valutati. Per i reticolociti le variazioni si verificano nei giorni 2 –3 – 4 –10 –14, per i globuli rossi nei giorni 7-10 – 14 –17- 21- 24, per l’emoglobina nei giorni 10 – 14 – 17 – 21 – 24 e per l’ematocrito nei giorni 7 – 10 – 14 - 17 - 21 – 24. Ovviamente, concludono gli autori, questo tipo di indagini in situazioni standardizzate (dopo 24 giorni, ovvero dopo 14 giorni dall’ultima somministrazione) perdono di efficacia. L’uso di questi test, nei periodi antecedenti le competizioni, potrebbe essere invece di valido aiuto nell’evidenziare una stimolazione eritropoietica. Personalmente riteniamo che, ne è riprova il nuovo programma "io non rischio la salute", tale modello qualora supportato da ulteriori parametri (da noi precedentemente proposti) potrebbe rappresentare un’arma estremamente valida nella lotta al doping. Infatti ribadiamo che non debbono essere presi in considerazione i valori assoluti dei parametri biochimici ma le loro deviazioni dai valori basali.

Ulteriori informazioni si potrebbero trarre dagli indici eritrocitari MCV, MCHC ed MCH, ma i dati rilevati dagli autori della ricerca, non risultano essere statisticamente significativi (a nostro avviso, nei trattamenti a lungo termine, potrebbero dare indicazioni molto interessanti) . Invece le diminuzioni dei reticolociti e dell’eritropoietina osservate negli ultimi giorni dell’esperimento appaiono essere una evidente dimostrazione di una diminuita produzione di eritropoietina endogena dovuta ad un effetto rebound. Questo fatto desta non poche preoccupazioni infatti "cosa potrebbe accadere dopo prolungate e massicce somministrazioni di rHu-EPO ?".

Ovviamente i protocolli di somministrazione (quello illustrato è basato su somministrazione di dosi elevate e non usuali nei normali protocolli clinici) possono essere diversi e magari con effetti equivalenti dal punto di vista eritropoietico. Trattamenti a lungo termine con dosi ridotte ed lungo termine potrebbero indurre modificazioni dei parametri eritrocitari (MCV, MCH, MCHC) e reticolocitari (INR etc.)"derivati"; in questa direzione sono condotte le più recenti ricerche scientifiche, che possono individuare le variazioni anche di chi si sottopone ad un trattamento "continuo" allo scopo di far risultare i propri valori di base elevati "naturalmente". 

A titolo prettamente informativo ci preme ricordare che 2.000 unità di eritropoietina sintetica sono reperibili sul mercato ad un prezzo di circa 70.000 lire; oltre ai danni sicuri alla salute ci sono, dunque, anche costi elevati per il trattamento. Ma, evidentemente per diventare "vincenti" nello sport si è disposti a tutto, anche all'ingann o e al sacrificio economico.

Traduzione e commento di Dario D'Ottavio

Torna su